Maurizio Costanzo, icona del giornalismo e della televisione italiana, sempre dedito al suo lavoro con molta riservatezza e serietà, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha confessato il suo attaccamento alla televisione, paragonandolo quasi ad una malattia. Durante la quarantena non si è tirato indietro e ha lavorato da casa, confessando che questa esperienza lo ha migliorato tanto sul lato social. Il marito di Maria De Filippi non solo non ha mai smesso di lavorare, ma non si è mai tirato indietro nel dialogare tramite collegamenti; in più è riuscito anche a scrivere un libro.
Maurizio Costanzo, la quarantena e il suo nuovo lavoro in Rai
Sul fronte televisivo il giornalista, in attesa di riprendere con i suoi programmi su Mediaset, si dedicherà ad un programma sulla Rai che andrà in onda il sabato pomeriggio su Rai 2 il quale si chiamerà “Storie di un’italiana”.
In quest’intervista il giornalista ha parlato molto anche della sua vita privata facendo delle rivelazioni sulla qualità della televisione di oggi e di una volta; un po’ a sorpresa sembra che nelle sue parole ci siano delle frecciatine rivolte ad alcuni programmi Mediaset.
Precisamente sull’argomento dice che una volta ci si divertiva a guardare programmi di cabaret, mentre oggi sempre più presenti in televisione sono le risse costruite: per fare una trasmissione di un’ora ci si può lavorare anche per una settimana, e questo non è considerato da lui positivo.
Il giornalista racconta la sua vita privata
Sappiamo bene che Maurizio Costanzo è sposato con Maria De Filippi e in questi ultimi due mesi è spesso rimasto a casa da solo in quanto la conduttrice per gran parte del suo tempo è stata impegnata con le trasmissioni “Amici” e “Uomini e Donne”; da venerdì 15 maggio sarà inoltre impegnata con la nuova trasmissione “Amici Speciali” in prima serata e sempre su Canale 5.
Il giornalista dichiara di aver sempre lavorato, di non aver mai perso di vista la televisione e di avere nel suo studio 12 schermi sintonizzati su 12 canali diversi, pensando addirittura di essere colpito da una specie di malattia mentale.
A chiusura dell’intervista ha poi voluto omaggiare tutti gli italiani, in particolare quelli anziani, costretti ormai da più di due mesi ad essere bloccati in casa tra divani e letti a guardare la televisione. Da qui è nata l’idea di rispolverare programmi di vecchia data che hanno fatto la storia del Paese e della rete nazionale.
In un’altra intervista di qualche giorno fa gli è poi stato chiesto chi avrebbe considerato adatto a condurre il prossimo Festival di Sanremo, e lui senza ombra di dubbio ha indicato Paolo Bonolis, a suo parere conduttore jolly adatto a fare qualsiasi tipo di trasmissione.