Nonostante ci sia il blocco da parte del Governo agli spostamenti in tutta Italia per evitare quanto più possibili i contagi da Coronavirus, Live-Non è la D’Urso è uno dei pochissimi programmi di Mediaset che resiste alla messa in onda, ovviamente prendendo tutte le dovute precauzioni e senza pubblico; tutti gli ospiti e la conduttrice non si toccano tra loro, stanno a distanza di un metro minimo.
Live-Non è la D’Urso: il primo intervento è del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio
Live-Non è la D’Urso: inizia la trasmissione e Barbara D’Urso presenta il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Il ministro fa delle importanti dichiarazioni. La prima cosa che dice è che, nel giro di poche ore, ci sarà una riunione del Consiglio dei Ministri e si discuterà delle misure da prendere immediatamente. Saranno stanziati sicuramente 25 miliardi di euro, il secondo dell’anno: si tratta di un grosso impegno del Governo, che non ha davvero questi soldi.
In questa riunione del Consiglio dei Ministri si prenderanno delle decisioni molto importanti a favore di chi sta subendo delle perdite economiche. Per chi ha la partita Iva si è pensato di rimborsare 600,00 euro, per i medici ci sarà un bonus di 1000,00 euro, per i genitori che devono andare a lavorare e lasciare a casa i bambini un bonus baby sitter di 600,00 e tante altre iniziative per aiutare chi sta soffrendo anche economicamente.
Luigi Di Maio conferma che sono state comprate 5milioni mascherine e 150 ventilatori. Sono state ordinate anche altre mascherine e altri ventilatori. Purtroppo sulle mascherine c’è una forte disputa e una denuncia dello Stato Italiano, perché non solo ne hanno fermato il trasporto per strada, ma sono state prese da altri paesi, quindi molte non ci sono state consegnate. Non ha specificato, però, il paese protagonista di questo evento.
Luigi Di Maio dichiara una cosa molto grave: non è vero che i ricoverati e gli intubati sono solo persone anziane, ci sono anche tanti giovani tra i 30 e i 40 anni.
Un’altra conferma che ci viene dal Ministro Luigi Di Maio è che i componenti dei 5Stelle stanno rinunciando allo stipendio per darlo alla ricerca contro il Coronavirus; questo andrà avanti fino a quando non sarà finita l’emergenza.