Televisione

Che tempo che fa: l’ironia di Luciana Littizzetto non è piaciuta a tutti

Pubblicato da
Giovanni Barreca

Gli interventi di Luciana Littizzetto, che fa durante la trasmissione di Fabio Fazio la domenica sera a “Che tempo che fa”, non passano mai inosservati. A volte fanno ridere, ma spesso non piacciono a molti telespettatori; l’intervento fatto domenica 10 maggio, il giorno della liberazione di Silvia Romano, non è piaciuto a tanti. Vediamo perché.

Luciana Littizzetto: il suo intervento alla trasmissione “Che tempo che fa” non è piaciuto a tanti

Nella puntata di domenica sera 10 maggio, nella trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, come sempre si parla un po’ di tutto, anche di Coronavirus. Luciana Littizzetto, come fa spesso, ha fatto un mix di un po’ di argomenti, ma a tanti il suo discorso non è piaciuto.

Anche in questo periodo di quarantena la trasmissione è sempre andata in onda e Luciana Littizzetto c’è sempre stata con il collegamento da casa. Di solito gli interventi della Littizzetto vengono fatti da casa, con dei monologhi che come primo scopo dovrebbero far ridere.

Quello di domenica, però, non è piaciuto proprio a tanti. Il primo argomento che ha toccato è quello che riguarda la chiusura dei parrucchieri e il fatto che si fosse dovuta fare la tintura da sola.

Poi è passata a parlare di Mattarella, che avrebbe urgentemente bisogno di un barbiere, la sua testa ha preso le sembianze di un cotton fioc. Poi parla delle mascherine, che ormai sono diventate una moda: chi ce l’ha colorata e chi variopinta, ormai di bianche non se ne vedono più. Poi ha continuato parlando delle mascherine e dell’uso sbagliato che ne fanno alcuni, ad esempio tenendo il naso fuori dalla mascherina.

L’intervento che, in particolare, non è piaciuto al pubblico, non trovandolo per niente divertente, è quando ha parlato, con ironia, di rimedio strano per curare il male del momento, la Littizzetto ha parlato di una ricetta islamica.

Ecco la frase incriminata: “Uno specialista di medicina islamica sostiene che tre bicchieri al giorno di urina di cammello, per tre giorni di seguito, ti difendono dal Coronavirus”. 

 

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Giovanni Barreca
Argomento: Che tempo che fa