Amici 19: nella prima puntata c’è stato l’intervento delle Sardine

Amici 19: nella prima puntata l’intervento del movimento le Sardine.
Sardine amici2019

All’inizio della prima puntata di Amici 19 c’è stato l’intervento delle Sardine, esattamente sono venuti a rappresentarla in tre, Mattia Santori, Jasmine Cristallo e Lorenzo Donnoli. In un primo momento parecchi appartenenti del movimento hanno chiesto ai vertici di non prendere parte al programma, ma così non è stato, si è andati li e si è parlato. Anche se nelle ultime uscite i rappresentanti del movimento avevano dichiarato che non sarebbero più andati in tv e che non avrebbero parlato più di politica, il discorso di Amici non ha rispecchiato le loro precedenti dichiarazioni.

Amici 19, ecco cosa hanno detto nella trasmissione i rappresentanti delle Sardine

Inizia Amici 19 e viene data la parola subito alle Sardine, i tre componenti hanno parlato di speranza, un po’ buonista e a tratti anche un po’ ingenua, anche emozionante e commovente, felici di portare un messaggio in cui crediamo in un posto che ci piace perché parla con l’arte, ma vediamo cosa hanno detto i tre rappresentanti.

La prima a parlare è Jasmine Cristallo, già nota per la polemica con Matteo Salvini sul caso della nave Gregoretti. Mentre sullo sfondo andavano le immagini del piccolo Aylan disteso senza vita su una spiaggia libanese, una foto di Greta, due ragazze che si baciavano, Jasmine ha voluto mettere in guardia da chi usa la paura per ottenere consenso, chiudendo con una frase di Dostojevski sulla bellezza che salverà il mondo.

Poi tocca a Lorenzo Donnoli, il più emozionante, un vero e proprio grido in difesa della diversità. Ha parlato di autismo, ricordando gli attacchi a Greta Thumberg e di omosessualità. Tra gli applausi e i consensi del pubblico ha poi ricordato l’infinita tragedia dei migranti morti in mare, e grande impatto emotivo quando ricorda il bambino annegato nel nostro mare con la pagella cucita addosso. “Non possiamo rimanere immobili, cambiare noi stessi è gratis, due cose ci salvano, la conoscenza e l’amore”.

La chiusura tocca a Mattia Santori, il leader, ha citato la tragedia della Shoah, la bambina che sogna di essere la farfalla che vola sopra il filo spinato. Poi passa alla lotta per la Costituzione, quando il popolo italiano smetteva di essere servo. Poi ricorda la lotta di Martin Luther King e dei neri che lottavano per avere gli stessi diritti dei bianchi.

 

 

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