Chi si accontenta gode? No o, almeno, no secondo Netflix. Il gigante dell’on-demand è una fucina continua di nuove idee, di nuovi progetti, di nuove scommesse imprenditoriali. Adesso la celebre compagnia sta vagliando la possibilità di puntare maggiormente sul mercato dei videogame e nel farlo è partita alla ricerca di un dirigente che annoveri una lunga e conclamata esperienza nell’industria.
Netflix: ambizioni videoludiche
Stando all’articolo pubblicato su The Information, l’impresa starebbe ponderando l’eventualità di creare un servizio su abbonamento, in stile Apple Arcade, il quale, a 4,99 mensili, offre svariati titoli da giocare su Apple TV, Mac, iPad o iPhone. A ogni modo, si tratta giusto di una delle numerose opzioni messe sul tavolo. Un’altra indica che Netflix sia prossima a concedere le sue proprietà intellettuali su licenza, affinché altri produttori se ne servano per sviluppare dei videogiochi.
Secondo le fonti vicine ai piani alti della società, Netflix ha in mente di espandersi nel ramo videoludico per due ragioni. In primo luogo, la già miliardaria industria nei videogame si è consolidata nel corso della pandemia: le parecchie persone costrette a casa hanno consumato un numero di prodotti per l’entertainment decisamente maggiore, inclusi i videogiochi, che hanno occupato una parte rilevante delle loro giornate. Restando nei confini italiani, il relativo consumo ha superato per la prima volta i 2 miliardi di euro nel 2020. Le stime attuali parlano di un mercato globale da oltre 175 miliardi di dollari entro la fine del 2021.
Il secondo motivo? L’incremento degli abbonati al servizio di streaming di serie tv e film sta rallentando e i competitor stanno via via aumentando. Disney+ ha abbattuto il muro dei 103 milioni di abbonati; Discovery e Warner Media si fonderanno, per una capacità di spesa pari a 20 miliardi di dollari l’anno. Comunque, i piani di Netflix rimangono al momento vaghi e nulla è deciso. Vedremo se in futuro ci saranno dei riscontri effettivi e in che modo.