Gaslit, il dramma dedicato a Watergate, basato sul podcast Slow Burn di Slate, è in arrivo su Starz, anche se ha perso un paio di nomi lungo il cammino. La rete ha dato il via libera alla serie prodotta da UCP con Julia Roberts e Sean Penn. Joel Edgerton, che doveva recitare e dirigere, non è più coinvolto nel progetto, e nemmeno suo fratello Nash Edgerton. La coppia si unisce ad Armie Hammer, che originariamente era previsto nel cast, salvo poi uscirne dati gli scandali scoppiati attorno alla sua figura.
L’idea è stata dapprima presentata nel febbraio 2020. Nei piani originariamente stabiliti, Hammer si sarebbe dovuto calare nei panni di John Dean, il giovane consigliere della Casa Bianca diviso tra la sua ambizione e la sua fedeltà per decidere se mentire al fine di proteggere il presidente. A Edgerton sarebbe toccato portare in scena G. Gordon Liddy, veterano della guerra in Corea, ex agente dell’FBI e capo operativo dell’unità “Idraulici” di Nixon, incaricata di tappare fughe imbarazzanti sulla scia dei Pentagon Papers.
Armie Hammer ha incassato così un altro duro colpo poiché il lavoro nel prossimo dramma tv Gaslit gli è stato sottratto. L’Hollywood Reporter ha scritto che i conflitti di programmazione avrebbero impedito all’interprete di prestare il suo contributo. L’uscita da Gaslit segna l’ultimo sviluppo nella carriera del co-protagonista del film Premio Oscar Chiamami col tuo nome di Fabio Guadagnino, travolto dalle polemiche insorte in seguito ai presunti messaggi trapelati online. I messaggi includevano fantasie violente, incluso il cannibalismo.
In una dichiarazione del 22 gennaio, l’avvocato di Hammer ha affrontato le affermazioni, smentendo le illazioni riguardanti il suo assistito, definite palesemente false. Qualsiasi interazione con la controparte, o qualsiasi partner in generale – ha chiosato -, è stata completamente consensuale in quanto è stata discussa, concordata e reciprocamente condivisa. Nel bel mezzo dello scandalo, Armie Hammer sta provando a passare del tempo lontano dal persistente brusio dei tabloid americani.
L’ex moglie di Hammer, Elizabeth Chambers, ha affrontato la controversia in un post su Instagram, esprimendo lo stato d’animo provato alla luce di tali esternazioni. Per settimane, ha tentato di elaborare i fatti accaduti. È scioccata, affranta e devastata. Pur con il cuore spezzato, sta ascoltando e andrà avanti ad ascoltare e documentarsi sulle delicate questioni in oggetto. Non si rendeva conto di quanto fosse all’oscuro delle azioni incriminate. Perora la causa di ogni vittima di aggressione o abuso e invita chiunque abbia sperimentato un simile dolore a cercare l’aiuto di cui ha bisogno per guarire. Detto ciò, la donna si è barricata nel silenzio, dicendo di non voler più commentare la vicenda.
Chambers e Hammer si sono sposati nel maggio 2010 e hanno annunciato la loro separazione nel luglio 2019 dopo 13 anni insieme e 9 anni di matrimonio. Li legano due figli: Harper Grace, 6 anni, e il figlio Ford Douglas Armand, 4 anni. Da quando i presunti messaggi sono affiorati, Hammer ha, in aggiunta, abbandonato due progetti: l’action comedy Shotgun Wedding, con Jennifer Lopez, e la prossima serie Paramount + The Offer.
Matt Ross, che ha seguito lungometraggi quali Captain Fantastic e 28 Hotel Rooms, ora dirigerà e produrrà. Robbie Pickering, che ha contribuito alla riuscita di titoli come Mr. Robot e Search Party, rimane in veste di showrunner.
Versione moderna del Watergate, Gaslit si concentra sulle storie non raccontate e sui personaggi dimenticati dello scandalo – dagli opportunisti e maldestri subordinati di Nixon agli squilibrati zeloti che aiutano e favoriscono i loro crimini agli informatori che alla fine avrebbero fatto crollare l’intero sistema.
Julia Roberts presta il volto a Martha Mitchell, una ingombrante personalità dalla bocca larga. Martha è una esponente dell’alta società di Arkansan e moglie del fidato procuratore generale di Nixon, John Mitchell (Penn). Malgrado la sua dedizione al partito, è la prima persona a muovere pubblicamente accuse sul coinvolgimento di Nixon nel Watergate, provocando danni sia alla presidenza che alla sua vita personale. Nella posizione di procuratore generale, Mitchell è il consigliere più ascoltato e il migliore amico di Nixon. Arcigno, spietato e sboccato – ma perdutamente innamorato della compagna – sarà costretto a scegliere tra Martha e il presidente.
La serie ha riunito Roberts e il suo partner di Homecoming Sam Esmail, che si occupa della produzione per via dell’accordo generale sottoscritto con UCP. Il suo collega della Esmail Corp, Chad Hamilton, è peraltro produttore esecutivo, insieme a Pickering, Ross, Roberts, tramite la Red Om Films, Anonymous Content e Gabriel Roth e Josh Levin di Slate. Lisa Gillan e Marisa Yeres sono co-produttori esecutivi, mentre Leon Neyfakh, che ha creato il podcast, presterà servizio di consulenza.
Ora più che mai, la verità supera ogni immaginazione, ha commentato Esmail. Non appena Robbie gli ha parlato per la prima volta del podcast Slow Burn, lo ha “divorato”. Nel momento in cui l’ha concluso, si è sentito obbligato a portare tale storia sul piccolo schermo, soprattutto dopo aver visto la “vigliaccheria” messa in mostra nel corso delle recenti udienze di impeachment. Per ottenere una mano nel risvegliare la coscienza del popolo americano, la sua prima chiamata è stata alla brillante Julia Roberts. Memore della sua avvincente prova in Homecoming, sapeva che era l’unica in grado di affrontare il ruolo complesso di Martha Mitchell e guidare il cast stellare nell’adattare una narrativa bizzarra e controversa.
Gaslit è stato creato da Robbie Pickering, che ha messo mano sulla sceneggiatura insieme ad Amelia Gray, Alberto Roldán, Anayat Fakhraie, Uzoamaka Maduka e Sofya Levitsky-Weitz. In Gaslit, non solo si staglia l’occasione di ricostruire un’incredibile storia ponendo in risalto la funzione esercitata da Martha Mitchell nello scandalo Watergate, ma – ha spiegato Christina Davis, presidente della programmazione originale per Starz – sono anche incredibilmente fortunati ad avere un cast da sogno capitanato da Julia e Sean, nonché il miglior team creativo e i partner che avrebbero potuto chiedere. L’entusiasmo è alle stelle e intendono proseguire l’impegno della rete per mettere in luce racconti di qualità che richiamino il target femminile, soddisfacendo a pieno quello principale.