E’ morto Little Richard, personaggio molto particolare della musica anni Cinquanta, aveva 87 anni. Probabilmente anche le nuove generazioni conoscono la sua canzone di maggior successo “Tutti i frutti” del 1955, tutto il mondo l’ha ballata.
Little Richard è morto: indimenticabile la hit “Tutti i frutti”
L’eccentrico cantautore e pianista americano Little Richard era anche conosciuto come il vero re del Rock and Roll, o almeno ne è stato il pioniere. Nato a Macon il 5 dicembre 1932, in Georgia, è morto il 9 maggio 2020 a Nashville, in Tennessee. Il suo vero nome era Richard Wayne Penniman.
Little Richard aveva uno stile unico, nel modo di vestire, nel modo di cantare, particolare e trasgressivo al contempo. Il suo genere musicale spaziava non solo nel Rock and Roll, ma anche nel Rhythm & Blues, Funk, Soul e persino Gospel. Little Richard figura anche nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Songwriters Hall of Fame.
Il brano “Tutti i frutti” è da considerarsi un successo planetario, tanto da essere inserita nel 2010, a 55 anni di distanza dalla sua uscita, nella Biblioteca nazionale degli Stati Uniti. Altre grandi hit sono state “Long Tall Sally” e “Lucille”. Inimitabile il suo modo cantare, parole a volte quasi incomprensibili, spesso censurabili all’epoca, voce stridula e versi strani, talento puro.
Un percorso di vita particolare
Anche nella vita privata, Little Richard non poteva che essere un personaggio particolare. Essendo afroamericano, ha subito spesso la censura da parte dei segregazionisti, ma la sua musica e il suo ritmo erano così trascinanti da affascinare tanto anche il pubblico “bianco”.
Nel 1957, ormai famosissimo, decise di abbandonare la sua carriera musciale a favore di quella da predicatore. Cinque anni dopo però tornò sulle scene con un tour nel Regno Unito, supportato dai Rollng Stones e dai Beatles. Nel 1964, Little Richard inserì nella sua band R&B “The Upsetters” fondata nel 1953, niente meno che Jimi Hendrix, il quale lo imitò nel modo di vestire e nei baffetti, per poi lasciare il gruppo dopo un paio di anni.
Little Richard tornò al successo nel 1966-67, ma ciò lo fece anche ricadere una vita di perdizione, tra sesso di gruppo a prescindere dal genere e droga. Questo periodo durò circa un decennio, in cui il cantautore continuò ad esibirsi sui palcoscenici d’America e d’Europa. L’anno peggiore di Penniman fu il 1977, quando morirono diversi suoi cari e rischiò di essere ucciso da un amico in cerca di droga.
Fino alla fine
Little Richard non aveva nessuna voglia di arrendersi, per lui la musica era vita. Cantò dappertutto, anche nelle chiese, dove predicava amore ed eguaglianza: la musica atraverso Dio. L’eccentrico cantautore è stato anche In Italia, ospite di Adriano Celentano a “Fantastico 8”, era il 1987 e insieme duettarono, per il “Molleggiato”, Penniman era un idolo.
In seguito, apparve in videoclip, comparsate in film, in tv, ma sempre registrando anche nuove canzoni. Insomma, Little Richard ha avuto una carriera lunghissima,, addirittura 62 anni di attività musicale, anche se non continua per via di pause prese per scelta od obbligate. Il suo ultimo concerto avvenne a Las Vegas nel 2013. Alla fine lo ha stroncato un tumore osseo il 9 maggio 2020.