Da diverso tempo Vittorio Brumotti di Striscia la Notizia sta raccontando, in veste da inviato per il tg satirico ideato da Antonio Ricci, quel che accade in certe zone d’Italia, caratterizzate dallo spaccio e da loschi traffici. Il giovane rider ha messo spesso in pericolo la sua incolumità e quella dei collaboratori, finendo nel mirino delle critiche.
Fabrizio Moro: il racconto dell’esperienza personale
L’ultimo a muovere attacchi all’indirizzo del rider è Fabrizio Moro, uno dei migliori cantautori italiani della attuale generazione. L’intervento è giunto a seguito di una violenta aggressione accaduta al Quarticciolo, quartiere periferico della Capitale, dove Brumotti ha riportato una tremenda aggressione da parte di un gruppo di pusher.
Fabrizio Moro conosce bene quelle aree della Città Eterna, essendo cresciuto in un altro quartiere periferico romano, tristemente noto per lo spaccio qual è San Basilio. Moro ha sottolineato come, a suo avviso, certi servizi finiscano col mettere in cattiva luce interi quartieri, dove però tante persone non hanno nulla a che vedere con l’illegalità.
Cattiva pubblicità
Tra gennaio e marzo – ha affermato il musicista – hanno girato un film a Quarticciolo, hanno invaso per oltre un mese le strade, i negozi, i vicoli e le case popolari con le telecamere. Spesso hanno svegliato le persone alle cinque di mattina, hanno parcheggiato i propri mezzi e le proprie macchine, impedendo ai residenti di trovare posto e sono entrati negli angoli di spaccio.
Qualcuno si è lamentato. Qualcuno ironicamente chiedeva quando se ne sarebbero andati. Ma nessuno si è mai permesso di aggredirli. Nessuno li ha minacciati, nessuno si è mai concesso la facoltà di pretendere il pizzo per girare la pellicola nel quartiere. Nessuno ha mai avuto reazioni violente o comunque rabbiose nei loro confronti.
Fabrizio Moro scuote la rete
Dunque, la critica a Vittorio Brumotti. Sarà che – si legge nel post di Fabrizio Moro sui social – lui in borgata ci è nato e determinati sguardi, reazioni, parole e atteggiamenti le sa comprendere prima di chi non ci ha mai messo piede, gli vien naturale portare rispetto verso tutti. Non conosce la storia di chi osserva e, pertanto, non se la sente di giudicare.
Può unicamente esprimersi a proposito delle vicende personali e ha modo di dire che, mentre Brumotti è stato fisicamente aggredito, a loro ogni giorno i ragazzi delle case popolari portavano caffè e torte fatte in casa. Nelle borgate, oltre al disagio, c’è pure tanta bellezza ma per vederla – ha concluso Fabrizio Moro – bisogna saperci camminare. Ovviamente, le opinioni espresse dall’artista hanno spaccato in due il web, tra chi ha sposato le considerazioni e chi ha perfino detto a Moro di vergognarsi, prendendo così le parti dell’illegalità.