Emma Marrone, una dei protagonisti della recente serata “Musica che resta”, non si stanca di confrontarsi con i suoi follower tramite social. Una delle sue ultime foto la ritrae con una mascherina e si vede che è per strada.
Emma Marrone lancia un messaggio ai suoi follower, è molto forte e colpisce un po’ tutti. “Stamattina sono uscita per la prima volta per andare a fare la spesa. E’ stato devastante vedere il mio quartiere così silenzioso, mi sembrava di camminare su un pianeta sconosciuto e disabitato. Carla, la signora che gestisce il banco della frutta e verdura al mercato, mi ha riconosciuta dalla voce e mi ha chiesto se ero io e come stavo. Sto bene Carla, sto come tutte quelle persone che stanno rispettando le regole anche se a volte mi manca l’aria, anche se senza la mia vita di sempre stento a riconoscermi”.
Emma, poi, si dichiara orgogliosa di vivere in Italia e orgogliosa di tutte quelle persone che ogni giorno mettono a rischio la propria vita per aiutare gli altri. Appena sarà tutto finito Emma non solo abbraccerà la signora Carla, tutti i parenti e non si discute, ma anche tutte quelle persone che le hanno semplicemente chiesto come stesse. Abbracciare tutte queste persone è, per lei, come abbracciare l’Italia intera.
Molti sono i commenti positivi e di commozione dopo questo post di Emma, ma molti sono pure gli imbecilli, gli haters, che si scagliano contro le persone. Uno di questi episodi è di ieri pomeriggio, durante una diretta Instagram: Emma si è ritrovata con una scritta offensiva da parte di un ragazzo, che le ha detto: “Spero che tu muoia”.
Emma ha reagito come sempre in modo composto, trovando l’appoggio dello stesso padre Rosario, dicendo: “Perché non vi rendete conto che a leggere ci sono pure i miei genitori”.
Emma subito dopo si è incupita e ha voluto che i suoi genitori intervenissero in diretta nella trasmissione: ricordiamo che Emma è a Roma, mentre i genitori vivono a Lecce. Nell’intervento dei genitori il padre di Emma ha dichiarato: “Fregatene di quello che scrivono, sono dei poveracci”.